Buonasera appassionati di verde e coltivazione, questa sera vi vorrei parlare di un fiore conosciutissimo e molto apprezzato per la sua fioritura copiosa e precoce, la Primula. Questo è un fiore rustico, resistente e che non richiede particolari attenzioni.
In questo caso parlerò della Primula in generale e non delle singole specie, infatti tutte condividono lo stesso metodo colturale. Tra le specie più diffuse ricordo: Primula obconica, Primula sinensis, Primula vulgaris o acaulis, Primula x kewensis (ibrido tra Primula sinensis e Primula floribunda).
Bene, passiamo adesso alle cose pratiche e alla scheda di coltivazione in vaso:
Nome: Primula
Com'è fatta: pianta erbacea, perenne, rizomatosa, in genere coltivata come annuale. Non presenta fusto, in quanto le foglie, rugose e crenato-dentate ai margini, lunghe 12 cm, ovato-spatolate o ovoidali e pubescenti (cioè ricoperte da una fitta e minuta peluria), sono riunite in rosette basali e nascono direttamente dal rizoma radicale. Il colore è verde smeraldo. Dal centro della rosetta fogliare, si sviluppano i fiori, semplici, semidoppi o doppi, in base alla specie, uno o più di uno, organizzati in ombrelle, dal profumo delicato e dai colori sgargianti e variegati, dal bianco al rosso, passando per viola, arancione, blu, giallo, ecc. Il periodo di fioritura varia da regione a regione, ma possiamo avere fioriture precoci da Dicembre fino ad Aprile-Maggio.
Dove è diffusa: il genere Primula comprende circa 500 specie diffuse in tutto il mondo. In Europa e in Italia abbiamo diverse specie indigene diffuse su tutto l'arco alpino e sull'Appennino settentrionale e centrale, tra cui ricordo due specie protette di grande fascino: Primula auricola e Primula farinosa. Diciamo che la diffusione a livello ornamentale è principalmente derivata da ibridi di Primula vulgaris. In questo periodo possiamo infatti vedere in ogni vivaio o garden center grandissime quantità di queste piante fiorite, in ogni colorazione.
Dove coltivare: la Primula è una pianta che non ha particolari esigenze. Richiede vasi al massimo di 15-20 cm di diametro per una singola pianta e abbastanza profondo. Mentre vanno benissimo ciotole di 30-40 cm per posizionare tre o quattro piantine insieme, così da creare anche un ottimo effetto visivo. Per i materiali, direi che il più indicato è la terracotta, per la traspirazione ottima, ma vanno benissimo anche vasi in legno, iuta o plastica.
Che terreno e come concimare: il terreno per la Primula, essendo una pianta di bosco, dovrà essere soffice, profondo, umido, ricco di sostanza organica e ben drenante. Si può utilizzare un mix di terriccio universale 35%, terriccio di bosco 40%, torba 10%, letame maturo 10% e sabbia di fiume 5%. Importantissimo è che non si formino dei ristagni idrici intorno alle radici, questo infatti, abbiamo ormai imparato, provoca marciumi radicali che non sono compatibili con la vita della pianta. Durante tutto il periodo della fioritura possiamo aggiungere un buon concime liquido ogni 15 giorni, ad esempio macerato d'ortica diluito in dosi di 1:10 con l'aggiunta di 1 cucchiaino di cenere per litro di acqua. Quando la pianta smetterà di fiorire, riduciamo gradualmente le concimazioni fino a sospenderle completamente.
Come posizionare: la Primula resiste bene alle basse temperature, mentre non sopporta molto le alte temperature, e non necessita di sole diretto per iniziare e mantenere una buona fioritura. Va bene qualsiasi posizione durante l'inverno, a patto che ci sia molta luce, mentre in estate, soprattutto durante i mesi più caldi e afosi (giugno, luglio e agosto) non lasciamola mai sotto il sole diretto, ma posizioniamola in una zona ombreggiata, fresca e ben illuminata. L'unica accortezza è quella di ripararla dal vento eccessivo. Quindi, si ad una posizione arieggiata, no ad una esposizione diretta sotto l'azione del vento. I fiori sono sensibili all'aumento delle temperature e appassiscono prima se la temperatura supera i 16°C. Quindi per il posizionamento scegliamo posti in cui le temperature si mantengano il più possibile al di sotto dei 15°C.
Quando innaffiare: il terreno va mantenuto sempre umido, soprattutto durante la fioritura, ma mai inzuppato. Come abbiamo già detto in precedenza, una eccessiva quantità di acqua nel substrato di coltura porta ad un ambiente asfittico, in cui le radici marciscono. Quindi annaffiamo regolarmente ma in modo pacato. Durante la somministrazione dell'acqua, facciamo attenzione a non bagnare le foglie e i fiori che potrebbero marcire. Con l'arrivo della primavera e dell'estate, se l'umidità nell'aria dovesse risultare insufficiente, è consigliabile posizionare dell'argilla espansa o dei ciottoli nel sottovaso della pianta ed aggiungere acqua. In questo modo, mettendo il vaso sui ciottoli, tramite l'effetto dell'evaporazione, manterremo una certa umidità intorno alla Primula.
Quando piantare e trapiantare: per la riproduzione abbiamo diverse possibilità. La semina è abbastanza complicata e, vista la grande varietà di ibridi, non sempre potremo avere i colori che desideravamo. Comunque vale sempre la pena tentare, quindi vi dirò come si può fare. Allora, prendiamo i semi e disponiamoli, in inverno (in serra) o in primavera, su un substrato composto da terriccio universale o compost misto a sabbia grossolana, in modo che possa rimanere umido ma non inzuppato. Ricopriamo le sementi con un sottile strato di terriccio e posizioniamo il contenitore in un luogo riparato e con temperature che rimangano costanti sui 16°C circa. Dopo 2-3 settimane, se siamo stati bravi e se i semi erano buoni, vedremo spuntare le nostre piccole Primule. Possono essere trapiantate e messe a dimora quando compaiono 4-5 foglie vere. Per il trapianto consiglio di effettuare quello con pane di terra e non a radice nuda (cioè mantenendo del terreno intorno alle radici). Oppure possiamo, in modo più semplice, praticare la divisione dei cespi delle piante più grandi, all'inizio della primavera e dopo la fioritura. Si prende la pianta, la si estrae dal vaso e si divide il pane di terra senza rovinare le radici e senza frantumare troppo la zolla. Una volta divisa, le piante così ottenute si mettono in singoli vasetti, in zone riparate e ombreggiate e si annaffiano. L'anno seguente saranno pronte per dare abbondanti fioriture.
Come curare: la Primula è una pianta rustica e resistente che non richiede cure particolari. Bastano solo pochi e semplici accorgimenti per garantire la salute ed una fioritura lunga e copiosa alle nostre piantine. Prima di tutto attenzione all'eccesso di acqua e alla scarsa areazione che provoca marciumi e comparsa di muffa grigia. Questa è una muffa che compare con macchie brune marcescenti e granelli nerastri (sclerozi), e si propaga velocemente anche sulle parti sane. Si può tentare di combattere la muffa grigia con un macerato di equiseto (1 Kg di pianta fresca in 10 l di acqua e poi diluito con acqua in rapporto 1:5 prima di irrorarlo), oppure se la propagazione è abbondante si deve procedere con la rimozione delle parti colpite e la loro distruzione. Può anche essere colpita da ragnetto rosso o afidi. In questo caso conviene tentare una rimozione manuale dei parassiti, nelle fasi iniziali, oppure utilizzare macerati appropriati, come il macerato d'ortica o assenzio, oppure insetticidi naturali, come il piretro (rimando al post sugli afidi per approfondimenti: http://verdebalcone.blogspot.it/2013/05/afidi-piccoli-e-temibili-avversari.html).
Tra le cure colturali rimuoviamo i fiori appassiti e le foglie morte e ingiallite per stimolare l'emissione di nuovo fogliame e nuovi boccioli.
Curiosità: iniziamo con l'indicare la derivazione del nome Primula. Esso deriva dal latino Primus (primo) che sta ad indicare la precoce fioritura e comparsa di questi fiorellini sui prati. Proprio questa precocità ha fatto divenire questo fiore il simbolo della prima giovinezza.
Una leggenda narra che la prima Primula (indicata con la specie Primula veris) sbocciò grazie a San Pietro. Infatti il Santo gettò le chiavi dal paradiso, poiché il Signore ne aveva richiesto un nuovo paio, e cadendo sulla terra fecero spuntare questa pianta. I suoi fiori gialli sarebbero associati ad un mazzo di chiavi tanto che viene chiamata anche "bunch of keys" (mazzo di chiavi).
La Primula è anche un segno di buona fortuna poiché sbocciando preannuncia l'arrivo della primavera.
Inoltre è una pianta apprezzata anche per le proprietà medicamentose, medicinali e magiche.
Spero di esservi stato utile. Per qualsiasi chiarimento o domanda non esitate a contattarmi.
Buona coltivazione e buona domenica a tutti: