venerdì 26 luglio 2013

Tagete, forti e delicate.

Salve a tutti verdebalconisti e coltivatori  di piccoli spazi! Come procedono le vostre colture? Spero che tutto possa andare per il meglio. Oggi vi vorrei proporre un fiore che si adatta benissimo alla coltivazione in vaso, poco esigente e che regala fioriture durature e dai colori sgargianti. Sto parlando delle Tagete, chiamate anche Vellutini. Mio fratello, circa un mese fa, ha portato sul balcone un vaso di questi fiori meravigliosi e devo dire che hanno colorato e rallegrato molto il mio spazio di relax verde. Me le ha portate in fiore e ancora stanno fiorendo, meraviglioso!!! Bene, andiamo subito a vedere la scheda di coltivazione in vaso. Come al solito pubblicherò anche alcune foto, così potrete giudicare voi stessi se questa è la pianta che fa per voi e per i vostri balconi o terrazzi. Buona lettura!!


 Nome: Tagete, Vellutino, Garofano indiano.

Com'è fatta: pianta erbacea annuale o perenne alta, in base alla specie, dai 25 cm a 3 metri, a portamento cespuglioso. Le foglie sono lanceolate, imparipennate, dentate, profondamente divise, di colore verde scuro lucido ed emanano, se strofinate, un odore molto intenso e pungente. Il fusto è ramificato ed eretto. I Capolini fioriti si dipartono dalla sommità dei rami. I fiori, molto decorativi e colorati, possono essere semplici o doppi, e possono raggiungere dimensioni notevoli. La fioritura è molto duratura da giugno ad ottobre.


Dove è diffusa: la specie è originaria dell'America Centrale e dell'America del Sud, ma si è diffusa molto nel mondo e in Italia come pianta ornamentale e da vaso, vista la facilità di coltivazione e la fioritura duratura.

Dove coltivare: è una pianta che si adatta moltissimo, si possono ottenere ottime fioriture anche posizionando quattro piante in una ciotola di 40 cm di diametro. Per la coltivazione si possono utilizzare anche cassette, vasi o altri contenitori alternativi, con una larghezza di almeno 20 cm.


Che terreno e come concimare: il terreno deve essere leggero, ben drenato, teme i ristagni idrici, e, per quanto riguarda le specie coltivate come annuali, non troppo fertilizzato. Il mix perfetto è 70% di terriccio universale e 20 % di torba e 10% di sabbia. Sul fondo del vaso è bene posizionare uno strato di argilla espansa o cocci per favorire il drenaggio idrico ed evitare marciumi radicali. Se vogliamo una pianta rigogliosa è bene concimare con concime liquido ogni 20 giorni per tutto il periodo della fioritura.

Come posizionare: è una pianta avida di sole. Necessita di sole diretto o posizioni molto luminose e ventilate, ma non esposte ai venti diretti. In condizioni di non perfetta illuminazione perde in brillantezza e nella fioritura. Sono ottime le posizioni a est, sud-est e sud-ovest. Non resiste alle basse temperature, quindi, se perenne, va messa a riparo durante il periodo invernale.


Quando innaffiare: le innaffiature devono essere più abbondanti durante il periodo di fioritura ma non bisogna mai creare ristagni letali per la pianta. Aspettiamo che il terreno si asciughi tra una innaffiatura e l'altra. Come tutte le piante coltivate in vaso è necessario, per l'ottima salute dell'apparato radicale e fogliare, non far seccare eccessivamente il pane di terra.

Quando piantare e trapiantare: il tagete è una pianta che produce numerose quantità di semi che si possono conservare in contenitori ed utilizzare l'anno successivo. I semi hanno un elevato potere germinativo. I semi si possono piantare in vasetti al coperto e al riparo da eventuali gelate tardive, già da marzo. Se li si vuole piantare direttamente a dimora all'aperto, è necessario aspettare che le temperature non scendano sotto i 18-20°C. Quando le piantine avranno raggiunto i 10 cm, saranno pronte per il trapianto in posizioni soleggiate e facendo attenzione a non bagnare eccessivamente il terreno.


Come curare: non necessita di particolari cure, i fiori dei vellutini vanno rimossi una volta appassiti per stimolare la fuoriuscita di nuovi fiori. La pianta è soggetta a marciumi radicali, da prevenire evitando i ristagni idrici e con la giusta dosatura delle innaffiature, ad oidio o mal bianco (rimando al post sull'oidio: http://verdebalcone.blogspot.it/2013/07/oidio-muffa-incontenibile.html) curabile con zolfo, bicarbonato o recidendo le parti colpite; inoltre può essere attaccata da cocciniglie e afidi (rimando al post sugli afidi: http://verdebalcone.blogspot.it/2013/05/afidi-piccoli-e-temibili-avversari.html) a cui si può rimediare utilizzando macerati di ortica o il piretro naturale.


Curiosità: per via dell'odore delle foglie il tagete viene anche chiamato "puzzola" e il suo estratto viene utilizzato per allontanare i nematodi parassiti dal terreno. Sempre per lo stesso motivo si possono coltivare in consociazione con pomodori o altre specie da orto.
 I fiori vengono oggi utilizzati in Messico e sud america come fiori dei morti e l'1 e il 2 novembre per la celebrazione del "Dia de los muertos" (il giorno dei morti). In questa occasione vengono realizzate ghirlande e altari formati dai fiori di queste piante. Invece nella cultura indiana, nepalese e thailandese il tagete  viene utilizzato come decorazione per i matrimoni.
Il vellutino è anche il fiore della divinazione poiché prende il nome da una divinità etrusca di nome Tages o Tagete che, ci racconta Cicerone e Ovidio, visse solo il tempo necessario a insegnare agli Etruschi l'arte di predire il futuro, gettando le basi per la comprensione, attraverso la divinazione, dei messaggi inviati dagli dei.

Buona coltivazione a tutti!

1 commento:

  1. I velluti sono straordinari specismente qua in montagna sia in vaso che in terra.

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