martedì 10 febbraio 2015

Margherita, bella in ogni stagione.

Buonasera amici del verde e della coltivazione in città. Iniziamo questo 2015 Parlando di una pianta che merita di diritto un posto sui nostri balconi o terrazze, per il portamento e le fioriture che regala: la margherita. Questa pianta rustica, non richiede particolari attenzioni ed è indicata anche per quelle persone alle prime armi con il mondo della coltivazione.
Il nome scientifico di questa specie è Leucanthemum, anche se si utilizza come sinonimo anche il nome Chrysanthemum. Quindi è possibile trovare entrambi i termini per indicare la stessa pianta.
Tra le specie più comuni vorrei ricordare il Leucanthemum vulgare o Leucanthemum chrysanthemum, margherita comune, diffusissima nei prati italiani, e il Leucanthemum maximum, la margherita dei giardini con fiori più grandi.


Ma passiamo alla scheda di coltivazione:

Nome: Margherita (Leucanthemum - Chrysanthemum)

Com'è fatta: pianta erbacea, suffruticosa, perenne, a portamento cespuglioso e rizomatosa. Presenta fusti eretti e esili che tendono a ramificare alla base. Le radici si dipartono dal breve rizoma. Le foglie di colore verde brillante con riflessi argentei, sono poste sia alla base che lungo i fusti. Quelle alla base sono semplici, picciolate, spatolate o rotondeggianti; quelle lungo i fusti sono sessili, da profondamente lobate a pennatopartite e frastagliate. All'apice dei fusti, da Aprile a Novembre, ma anche in pieno inverno se le condizioni sono favorevoli, compaiono i capolini fioriti con la classica forma a margherita, di colore bianco, giallo o rosato. I fiori, per la presenza di una grande quantità di polline, attirano una grande quantità di insetti impollinatori e utili ai nostri balconi, tra cui ricordo i Sirfidi, molto utili per combattere la presenza di afidi.


Dove è diffusa: esistono numerose specie e varietà appartenenti a questo genere. La maggioranza di essi è originaria dell'Europa e sono facilmente reperibili allo stato selvatico in tutta la Penisola, come la margherita comune. Alcune specie sono presenti anche in Africa e in Asia. In Italia prediligono le zone montane o alpine, soprattutto su prati o bordure nei pressi di insediamenti umani. Le più diffuse a livello ornamentale sono le margherite dei giardini (Leucanthemum maximum), per il fiore di grandi dimensioni e la facilità di coltivazione.

Dove Coltivare: la margherita non richiede grandi accortezze, i vasi ideali sono di medie e grandi dimensioni e con una certa profondità, poiché l'apparato radicale si sviluppa in modo molto vistoso. Meglio se si utilizzano cassette o contenitori. Consiglio un diametro dai 25-30 cm in su. Sconsiglio l'utilizzo di ciotole se non abbastanza profonde. Il miglior materiale da utilizzare per far respirare bene le radici è il coccio o la terracotta, ma, visto il diametro e il peso, vanno benissimo anche vasi di plastica, legno o sacchi di iuta e pvc.


Che terreno e come concimare: il terreno ideale per la margherita è un terreno fertile, in quanto deve poter fornire molto nutrimento per le abbondanti fioriture, e che sia in grado di drenare in modo ottimale l'acqua. Io utilizzo un mix di: terriccio universale 40%, sabbia di fiume 15%, torba 15%, letame maturo 20% e terriccio da compost 10%. Poi in base alla consistenza si può aumentare o diminuire la percentuale di sabbia. Importante, come per quasi tutte le piante in vaso, è il drenaggio. Non si devono formare infatti ristagni idrici che potrebbero portare a marcire le radici e alla comparsa di muffe e funghi letali per la nostra pianta. Le concimazioni devono essere regolari:

  • una volta al mese durante i mesi invernali (dicembre - gennaio - febbraio), se il clima è rigido e scende sotto lo zero; 
  • se si ha una fioritura continua anche durante i mesi invernali, poiché il clima resta mite, le concimazioni devono essere effettuate ogni 15 giorni;
  • una volta ogni 15 giorni durante la primavera e i mesi della fioritura (da marzo a novembre)
Si può utilizzare un concime liquido come il macerato d'ortica o il sangue di bue, oppure del letame maturo o stallatico. Nel caso si utilizzi il letame, bisognerà assicurarsi che sia ben maturo e che sia steso uniformemente sulla superficie del vaso. 


Come Posizionare: la margherita ha una buona resistenza al freddo, purché non si scenda di molto al di sotto dello zero. Se ci troviamo in zone in cui gli inverni si mantengono miti, possiamo posizionare le nostre piante in qualsiasi posto soleggiato. Se al contrario, gli inverni sono molto rigidi, dobbiamo posizionare la Leucanthemum in una posizione riparata dal vento e coprirla con teli in TNT o PVC traspirante. Una posizione a sud-est è ottimale per questa specie. Infatti in posizioni in pieno sole le fioriture saranno più abbondanti.


Quando innaffiare: le innaffiature devono essere regolari, facendo asciugare leggermente il terreno tra una somministrazione e l'altra. Vanno evitati i ristagni idrici, quindi l'acqua nel sottovaso va rimossa dopo un'ora dalla somministrazione. Se ci sarà carenza di liquidi, la pianta ci segnalerà questa sofferenza tramite l'appassimento momentaneo di fiori e foglie. In questo tempo abbiamo un'ampio spettro di azione per correggere il tutto, somministrando acqua. Se invece continuerà la carenza, si passerà all'appassimento definitivo e in seguito alla morte della pianta.

Quando piantare e trapiantare: la margherita può essere piantata in luna crescente a partire da seme durante i mesi primaverili, da marzo a giugno. Il seme va interrato leggermente in un substrato soffice e ben drenante, torba 50%, sabbia 50%. Il tutto va mantenuto umido fino alla comparsa delle prime foglioline, spruzzando l'acqua con un nebulizzatore. La piantina può essere messa a dimora quando compaiono le prime due-tre foglie vere. Oppure si può riprodurre tramite talea nei mesi autunnali. La talea va prelevata in luna calante e posizionata su un substrato umido, per evitarne l'appassimento, in un luogo luminoso e ben ventilato, ma non ai raggi diretti del sole. Per favorire la radicazione si può utilizzare una polvere stimolante da posizionare alla base del taglio. Le parti migliori sono i fusti eretti, lunghi dai 10 ai 15 cm.
Il trapianto in un nuovo contenitore va effettuato ogni due anni, o quando vediamo le radici fuoriuscire dai buchi per il drenaggio dell'acqua. Il nuovo contenitore deve essere più grande di almeno 5-10 cm e più profondo del precedente. Per favorire una crescita sana dell'apparato radicale è utile rompere con le mani il pane radicale compatto che si forma sul fondo del vaso.


Come curare: la margherita è una pianta rustica che non ha pretese particolari. Per assicurare una duratura e rigogliosa vita e fioritura alla pianta bastano pochi semplici accorgimenti:

  1. teme gli attacchi degli afidi, che prediligono principalmente i capolini fioriti, compromettendo la fioritura. Questi possono essere combattuti naturalmente con le larve dei sirfidi, che sono attirati dal nettare dei fiori, oppure con la rimozione manuale o, in ultima battuta, con nebulizzazioni di piretro o altri insetticidi naturali (per altri rimedi rimando al post sugli afidi su questo blog:http://verdebalcone.blogspot.it/2013/05/afidi-piccoli-e-temibili-avversari.html).
  2. teme i ristagni idrici, come già detto abbondantemente, e la troppa siccità. Quindi evitiamo di annaffiare eccessivamente, o in modo scarso, e di mantenere per lunghi periodi grandi quantità di acqua nel sottovaso. I marciumi radicali sono molto frequenti. 
  3. teme le temperature di molto al di sotto dello zero. Quindi mettiamo a riparo la pianta durante l'inverno se è possibile spostarla, oppure copriamola con TNT o cappe in PVC traspiranti.
Questi sono gli accorgimenti principali da tenere a mente per avere successo con le margherite. Un'altro aspetto che possiamo nominare sono le concimazioni, da effettuare con regolarità e a dosi non eccessive.

Curiosità: nel linguaggio dei fiori la margherita rappresenta l'innocenza, la bontà d'animo, il candore, la verginità. Gli vengono attribuite proprietà profetiche, infatti la si sfoglia chiedendo se si è amati o non si è amati. Il nome Leucanthemum deriva dal greco leukos e anthemon, che significa letteralmente fiore bianco. Per tradizione simboleggia la primavera, poiché compare sui prati all'inizio della bella stagione.


Vi auguro una buona coltivazione e spero di essere stato utile. Un vaso di margherite sul balcone fa sempre primavera! 

6 commenti:

  1. Ciao! Io ho una margherita appesa in una sacca di feltro abbastanza capiente. Quest'estate è seccata quasi del tutto nonostante abbondanti innafiature (tutti i giorni visto il caldo torrido) poi si è ripresa ma non ha più dato fiori. Secondo te cosa posso fare?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, come va la tua margherita? Probabilmente il terreno seccava troppo in fretta e la pianta ha accusato la troppa siccità.

      Elimina
  2. La mia margherita presenta molte foglie secche nell'interno delle ramificazioni e la seconda fioritura con fiori piccoli e deboli. Grazie se potete darmi consigli

    RispondiElimina
  3. La mia margherita presenta molte foglie secche nell'interno delle ramificazioni e la seconda fioritura con fiori piccoli e deboli. Grazie se potete darmi consigli

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buongiorno, se si trova in vaso probabilmente ha subito un periodo di siccità o un colpo di calore, per questo le foglie all'interno sono seccate. Per quanto riguarda la seconda fioritura, i fiori sono piccoli e deboli perché hanno bisogno di più nutrimento. C'è bisogno di una concimatura o di un cambio vaso. Mi faccia sapere come va.

      Elimina
  4. Buongiorno, vorrei sapere come posso mantenerla innaffiata durante la mia assenza di due settimane a giugno

    RispondiElimina