giovedì 19 dicembre 2013

Arance condite, ottime per le feste.

Buongiorno appassionati di verde e natura. Oggi vi vorrei proporre un piatto facile e veloce con un frutto di stagione, si può iniziare a raccogliere da Novembre fino a Maggio, in base alle varie specie; dalle mille proprietà. L'arancia infatti è un frutto che fa benissimo all'organismo contenendo oltre alla vitamina C, molto pubblicizzata, anche: vitamina B, vitamina P, calcio, fosforo, potassio magnesio, sodio, cloro, zolfo, ferro, rame e zinco. Tutti questi microelementi, presenti in quantità più o meno elevate, fanno dell'arancia un frutto indispensabile durante la stagione invernale.


La cottura, ma anche le pratiche industriali atte a velocizzare la maturazione dei frutti, spesso degradano molti degli elementi sopraelencati, quindi per avere un frutto al 100% della sua forza benefica, è fondamentale consumarlo crudo e assicurarsi di acquistare un prodotto biologico e naturale. Per questo vi consiglio di provare questo piatto di facile preparazione, che può essere utilizzato come antipasto, come spuntino o come accompagnamento per un aperitivo.

Ingredienti per 4 persone:

  • 4/5 arance mature
  • aceto balsamico 
  • un pizzico di sale
  • olio extravergine di oliva
  • olive nere o verdi
Preparazione: lavare bene le arance. Sbucciatele e tagliatele a fettine non troppo fine. A questo punto disponete le fettine di arancia su un piatto o su un vassoio e condite a piacimento con sale, olio e aceto balsamico. Aggiungete qualche oliva e servite.




Il piatto si prepara in 10 minuti e l'effetto finale è veramente ottimo. Questo antipasto si può abbinare bene sia con carne che con pesce e credo che sia perfetto per il pranzo di Natale. 


Consigli: la buccia delle arance che abbiamo utilizzato può essere utilizzata per: 
  • fare decorazioni sul piatto di portata, come fiori o ghirigori.
  • fare canditi, da abbinare al cioccolato.
  • fare liquori
Buone feste e buon appetito.

mercoledì 18 dicembre 2013

Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima), regina delle feste.

Buongiorno a tutti appassionati di verde e di coltivazione. In questo periodo di feste mi sembra doveroso dover parlare di una pianta che è diffusissima soprattutto durante il Natale. Stiamo parlando naturalmente della Stella di Natale, il cui nome scientifico è Euphorbia pulcherrima. Questa pianta, grazie alle sue bellissime foglie di un rosso vivo, dette brattee, è divenuta il simbolo delle feste natalizie pur non essendo originaria delle nostre zone. Bene, andiamo allora a vedere le caratteristiche che hanno reso questa Euphorbia così famosa e la sua tecnica di coltivazione, apparentemente difficile, in casa o sul balcone.


Nome: Euphorbia pulcherrima, Stella di Natale, Poinsettia.

Com'è fatta: Pianta tropicale erbacea perenne suffrutticosa, in genere coltivata come annuale, con fusti eretti, esili e ramificati. Ha radici fascicolate. All'interno della pianta scorre una linfa bianca e lattiginosa molto irritante per la pelle, che fuoriesce quando la pianta subisce un trauma o un taglio. Raggiunge, in casa, un'altezza di 120-150 cm. Le foglie ovato-ellittiche, caduche, sono di grandi dimensioni, verde intenso e leggermente lobate. Le caratteristiche foglie rosse (disponibili anche in altri colori dal rosa al bianco, in base alla specie), dette brattee (foglie modificate che circondano e proteggono le infiorescenze), compaiono all'apice dei rami, quando la pianta si trova almeno per 14 ore al giorno al buio. Al centro delle brattee si sviluppano minuscole infiorescenze a ciazio (coppa) di colore giallo. I fiori si sviluppano durante il periodo invernale, da Novembre a Febbraio, proprio per il caratteristico andamento fotoperiodico, cioè legato alle ore di luce che riceve durante la giornata, della pianta. I frutti sono capsule.


Dove è diffusa: Cresce spontaneamente in Messico, di cui è originaria, e nel suo habitat naturale può raggiungere anche i 2,5 metri di altezza. Utilizzatissima come pianta ornamentale da appartamento.  Solo nel 1825 fu introdotta in Carolina dal botanico e ambasciatore degli Stati Uniti in Messico, Joel Robert Poinsett, da cui il nome Poinsettia. Oggi la diffusione è molto alta anche in Europa, a causa della commercializzazione fatta soprattutto durante il periodo delle feste Natalizie. Infatti è molto facile vedere grandi quantità di queste piante, in questo periodo, in vivai, supermercati, negozi di fiori. In Italia la maggior parte della coltivazione viene effettuata in Sicilia.

Dove coltivare: L'Euphorbia pulcherrima non necessita di vasi eccessivamente grandi. Basta scegliere ad ogni rinvaso un contenitore di circa 5-6 cm superiore al vecchio. Ad esempio se acquistiamo la pianta in un vaso di 10 cm quando andremo a rinvasare lo faremo in un vaso di 16 cm. Cerchiamo di verificare sempre la grandezza del contenitore rispetto all'estensione dell'apparato radicale della pianta, al momento dell'acquisto. Le radici non devono fuoriuscire dai fori di drenaggio dell'acqua e, al tempo stesso, la Stella dovrà essere ben ancorata alla propria zolla di terra. Si possono anche effettuare composizioni in cassette con Stelle di diverse specie e colori.


Che terreno e come concimare: Il terreno deve essere fertile e deve essere ben drenato. Una miscela di terriccio universale (60%), sabbia (20%) e torba (20%) è ottimo per la Poinsettia. Ricordiamo di posizionare uno strato di argilla espansa sul fondo del vaso per assicurare un corretto drenaggio idrico. I ristagni sono fatali per le radici della Stella di Natale e la portano velocemente a marciume e morte.
Per quanto riguarda le concimazioni si devono effettuare tra Giugno e Settembre ogni 2 settimane con un concime liquido, come ad esempio il macerato d'ortica. Con l'avvicinarsi dell'autunno riduciamo le concimazioni a 1 volta al mese.

Come posizionare: Essendo originaria del Messico è una pianta che con il freddo dei nostri inverni ha poco a che fare. Per questo durante il periodo invernale va tenuta in casa in una posizione luminosa (ricordandoci sempre di assicurare 14 ore di buio per il mantenimento delle brattee colorate) e lontana da correnti di aria. Gli sbalzi di temperatura e l'aria troppo secca sono fatali per la Stella di Natale. Quindi assicuriamo una temperatura stabile tra 16°C e 22°C e una umidità il più possibile costante. Non nebulizziamo acqua sulle foglie, ma è meglio posizionare argilla espansa e acqua nel sottovaso, così da garantire un'ottima umidità grazie all'evaporazione della stessa.
A primavera, invece, non appena le temperature si mantengono sopra i 15°C è opportuno posizionare la Poinsettia all'esterno, in posizione luminosa, ma non esposta ai raggi diretti del sole.


Quando innaffiare: Le innaffiature devono essere regolari ma mai eccessive. Vanno evitati i ristagni idrici e la siccità eccessiva. Quindi bisogna innaffiare ogni volta che il terreno in superficie risulti asciutto al tatto. Facciamo attenzione a non bagnare le foglie durante la somministrazione di acqua. Un sintomo dell'eccessivo o carente apporto idrico è l'ingiallimento e la caduta delle foglie.

Quando piantare e trapiantare: Il travaso va fatto alla ripresa della stagione vegetativa, quindi da Marzo a Maggio. Va trapiantata in un vaso non troppo grande, circa 5-6 cm superiore al vecchio vaso, e con terriccio fertile e ben drenante. La moltiplicazione si effettua per talea di stelo. In primavera recidiamo uno stelo di circa 7-10 cm di lunghezza e immergiamo la parte recisa in acqua per bloccare la fuoriuscita della linfa lattiginosa. A questo punto piantiamo le talee in vasi di circa 7 cm di diametro con un mix di torba (60%) e sabbia grossa (40%). Manteniamo i vasi in una posizione luminosa e con temperatura costante fra i 18°C e i 21°C. Alla comparsa di nuove foglie travasiamo le piante e concimiamo come le adulte.


Come curare: Euphorbia pulcherrima è una pianta che necessita di pochi semplici accorgimenti per sopravvivere in ambiente domestico e sul balcone. Seguendo questi consigli pratici e veloci eviteremo di aggiungere la nostra Stella al bollettino di morte che colpisce ogni anno, dopo le feste, moltissime di queste piante. Si deve:

  1. Evitare le correnti di aria: soprattutto se la pianta è posizionata in prossimità di finestre o porte d'ingresso. Gli sbalzi di temperatura improvvisi e prolungati provocano ingiallimento e caduta delle foglie.
  2. Evitare la troppa vicinanza ai termosifoni: per lo stesso motivo descritto al punto 1, bisogna evitare di posizionare la pianta in prossimità dei termosifoni. Inoltre l'eccessiva secchezza dell'aria provoca un rapido ingiallimento e caduta delle foglie, con morte della Stella.
  3. Evitare l'esposizione diretta ai raggi del sole.
  4. Evitare gli eccessi di acqua: macchie sulle foglie e decolorazione delle brattee indicano un eccesso idrico. Inoltre, come già detto sopra, l'eccesso di annaffiature provoca marciumi radicali fatali per la pianta.
  5. Evitare di bagnare le foglie: si possono infatti sviluppare muffe grige fatali. In questo caso recidere le parti malate.

Curiosità: Le brattee della Stella di Natale sono la caratteristica principale della pianta. Infatti esse raggiungono la massima intensità di colore proprio nei giorni natalizi. Questo è stato visto simbolicamente come la rinascita del fuoco del solstizio d'inverno che ci preannuncia la nascita di Gesù bambino, dal punto di vista cristiano, e l'avvio verso la primavera, con le giornate che andranno gradualmente ad allungarsi, dal punto di vista pagano. Per questo è molto diffusa l'usanza di regalare la Poinnsettia durante le feste natalizie, come augurio di rinascita spirituale.
L'Euphorbia pulcherrima è una pianta velenosa i cui principi attivi sono il lattone euforbone, la citotossina e derivati acridici. La parte tossica è diffusa su tutta la pianta e in particolare nella linfa. I sintomi di intossicazione sono:

  • Per contatto: azione caustica locale, bruciore e lesioni.
  • Per ingestione: vomito, diarrea, dolori addominali, fino al collasso.
Dopo aver maneggiato la pianta o parti di essa, soprattutto per la formazione di talee, è opportuno lavare abbondantemente le mani, utilizzare guanti protettivi e non portare le mani agli occhi o sulla bocca.


Eccoci giunti alla fine della scheda. Spero, come sempre, di esservi stato utile. Vi auguro un'ottima coltivazione e buone feste a tutti.
Alla prossima.

martedì 10 dicembre 2013

Cenere di legna, ecco come utilizzarla.

Buongiorno appassionati di verde e di coltivazione. Oggi vi vorrei parlare di un concime naturale ottimo e che in questo periodo invernale è facilmente reperibile grazie all'utilizzo di camini e stufe. Si tratta della cenere di legna. La cenere è ciò che resta visibilmente e materialmente dopo la combustione.


Da cosa è composta
Andiamo a vedere nello specifico la composizione della cenere e cerchiamo di capire perché è così utile per le nostre amate piante.
Dopo la combustione, ciò che resta sotto forma di cenere, sono tutte quelle sostanze pesanti e non volatili che la fiamma non riesce a bruciare. La cenere di legna in particolare è ricchissima di sali potassici (potassio  in alte percentuali), magnesio, fosfati (fosforo in quantità più limitata) e calce (calcio in altissime percentuali, quasi la metà della composizione). Inoltre può contenere anche tracce di altri microelementi come: ferro, rame, ecc...). Proprio per queste sue proprietà chimiche fu utilizzata fin dall'antichità, e ancora oggi viene utilizzata, come concime e correttore di acidità. Per la sua composizione, che diviene volatile con la combustione, non è presente l'azoto, che è fondamentale per lo sviluppo e la crescita delle nostre amate piante. Per questa carenza di azoto, la cenere si può arricchire mescolandola o aggiungendola a vari concimi naturali al 100% e ricchi di questa sostanza così preziosa, tra cui: il macerato d'ortica, l'humus di lombrico, il compost, il letame maturo o il sangue di bue.


Come si utilizza
Ci sono due modi di utilizzare la cenere:

  1. Si può spargere la cenere direttamente sul terreno, senza addizionarla con altri composti. 
  2. Si può mescolare la cenere ad altri fertilizzanti o la si può aggiungere al compost in fase di preparazione.
Metodo 1: per una cassetta larga 30 cm, alta 30 cm e lunga 50 cm; io utilizzo due cucchiai da cucina, non pienissimi, di cenere (circa 15-20 grammi). La spargo a caso sulla terra, la ricopro con il terriccio e innaffio. Questo sia prima della semina, sia quando le piante sono adulte.

Metodo 2: la quantità di cenere da aggiungere ai concimi varia da tipo a tipo. Facciamo degli esempi: 
  • In 5 litri di macerato d'ortica (in rapporto di 1 a 5, cioè 1 kg di ortica fresca in 5 litri di acqua) aggiungo 1 cucchiaio da cucina di cenere (circa 10 grammi).
  • In 1 kg di letame maturo aggiungo 1 cucchiaio e mezzo di cenere (circa 15 grammi)
Per il compost in fase di preparazione, io solitamente metto un cucchiaio da cucina pieno (circa 13 grammi) ogni 2 kg di materiale da compostare. 

Queste sono le dosi utilizzate da me e devo dire che fino ad ora non mi sono mai trovato male.
Si può inoltre utilizzare in presenza di terreni a pH troppo acido per correggere l'acidità in eccesso. Questo grazie alle grandi quantità di calcio presenti nella cenere.

Facciamo attenzione
Le uniche controindicazioni della cenere sono dovute al suo pH basico che si aggira intorno ad 8. Quindi si deve:

  • Non utilizzare la cenere su piante acidofile. Infatti contenendo alte quantità di calcio ha una reazione a pH alcalino sul terreno.
  • Non eccedere nelle dosi poiché può alcalinizzare troppo il terreno seccando le piante.


Qualche consiglio pratico
Quando prendiamo la cenere, assicuriamoci che sia derivata solamente da legname non trattato. Evitiamo di utilizzare, per ovvi motivi sanitari e tossicologici, le ceneri provenienti da combustione di:

  • materiali plastici (buste, bottiglie in PET o PVC, carta plastificata, legni rivestiti con materiali plastici, ecc...)
  • legnami trattati con solventi o vernici
  • tavolette chimiche per l'accensione della fiamma
  • tutti quei materiali diversi dalla legna vergine
L'uso della cenere è consentito in agricoltura biologica e regolato dal Regolamento CEE 2092/91, che stabilisce nell'Allegato II Parte A i "Prodotti per la concimazione e l'ammendamento".

Spero di esservi stato utile. Per qualsiasi precisazione sono sempre disponibile. 
A presto e buona coltivazione.

lunedì 2 dicembre 2013

Calendario delle fasi lunari di Dicembre 2013

Buongiorno appassionati di verde e di natura. Buon inizio di mese a tutti. Dicembre è il mese del Natale, della neve e dell'inverno. Il solstizio d'inverno cadrà sabato 21 Dicembre.
Vediamo insieme i lavori che possiamo fare sul nostro balcone durante questo mese freddo e, in apparenza, poco attivo per le nostre piante:

  • In luna calante possiamo: continuare con le pulizie degli ambienti, degli attrezzi e dei vasi da utilizzare per le nuove semine in primavera;  proteggere le piante più sensibili e le colture orticole, dal gelo invernale e dalla neve, con pacciamature e teli protettivi; seminare in semenzaio o serra lattughe e radicchi da taglio; raccogliere cavoli, broccoli, cavolini, verza e cavolfiori; e verso la fine del mese si possono potare gli arbusti già spogli e gli alberi da frutto.
  • In luna crescente possiamo: acquistare nuove specie invernali o da appartamento per ravvivare l'ambiente; seminare piselli e ravanelli; interrare i bulbi che fioriranno a primavera come Narcisi o Crocus.
Inoltre controlliamo periodicamente la salute delle nostre piante e , se le piogge sono abbondanti, rimuoviamo i sottovasi ed evitiamo di mantenere il terreno inzuppato di acqua per lunghi periodi, sia per evitare gelate, sia per evitare marciumi. 

Ecco il calendario:


Bene, non mi resta che augurarvi buona coltivazione e buona giornata a tutti.