martedì 10 dicembre 2013

Cenere di legna, ecco come utilizzarla.

Buongiorno appassionati di verde e di coltivazione. Oggi vi vorrei parlare di un concime naturale ottimo e che in questo periodo invernale è facilmente reperibile grazie all'utilizzo di camini e stufe. Si tratta della cenere di legna. La cenere è ciò che resta visibilmente e materialmente dopo la combustione.


Da cosa è composta
Andiamo a vedere nello specifico la composizione della cenere e cerchiamo di capire perché è così utile per le nostre amate piante.
Dopo la combustione, ciò che resta sotto forma di cenere, sono tutte quelle sostanze pesanti e non volatili che la fiamma non riesce a bruciare. La cenere di legna in particolare è ricchissima di sali potassici (potassio  in alte percentuali), magnesio, fosfati (fosforo in quantità più limitata) e calce (calcio in altissime percentuali, quasi la metà della composizione). Inoltre può contenere anche tracce di altri microelementi come: ferro, rame, ecc...). Proprio per queste sue proprietà chimiche fu utilizzata fin dall'antichità, e ancora oggi viene utilizzata, come concime e correttore di acidità. Per la sua composizione, che diviene volatile con la combustione, non è presente l'azoto, che è fondamentale per lo sviluppo e la crescita delle nostre amate piante. Per questa carenza di azoto, la cenere si può arricchire mescolandola o aggiungendola a vari concimi naturali al 100% e ricchi di questa sostanza così preziosa, tra cui: il macerato d'ortica, l'humus di lombrico, il compost, il letame maturo o il sangue di bue.


Come si utilizza
Ci sono due modi di utilizzare la cenere:

  1. Si può spargere la cenere direttamente sul terreno, senza addizionarla con altri composti. 
  2. Si può mescolare la cenere ad altri fertilizzanti o la si può aggiungere al compost in fase di preparazione.
Metodo 1: per una cassetta larga 30 cm, alta 30 cm e lunga 50 cm; io utilizzo due cucchiai da cucina, non pienissimi, di cenere (circa 15-20 grammi). La spargo a caso sulla terra, la ricopro con il terriccio e innaffio. Questo sia prima della semina, sia quando le piante sono adulte.

Metodo 2: la quantità di cenere da aggiungere ai concimi varia da tipo a tipo. Facciamo degli esempi: 
  • In 5 litri di macerato d'ortica (in rapporto di 1 a 5, cioè 1 kg di ortica fresca in 5 litri di acqua) aggiungo 1 cucchiaio da cucina di cenere (circa 10 grammi).
  • In 1 kg di letame maturo aggiungo 1 cucchiaio e mezzo di cenere (circa 15 grammi)
Per il compost in fase di preparazione, io solitamente metto un cucchiaio da cucina pieno (circa 13 grammi) ogni 2 kg di materiale da compostare. 

Queste sono le dosi utilizzate da me e devo dire che fino ad ora non mi sono mai trovato male.
Si può inoltre utilizzare in presenza di terreni a pH troppo acido per correggere l'acidità in eccesso. Questo grazie alle grandi quantità di calcio presenti nella cenere.

Facciamo attenzione
Le uniche controindicazioni della cenere sono dovute al suo pH basico che si aggira intorno ad 8. Quindi si deve:

  • Non utilizzare la cenere su piante acidofile. Infatti contenendo alte quantità di calcio ha una reazione a pH alcalino sul terreno.
  • Non eccedere nelle dosi poiché può alcalinizzare troppo il terreno seccando le piante.


Qualche consiglio pratico
Quando prendiamo la cenere, assicuriamoci che sia derivata solamente da legname non trattato. Evitiamo di utilizzare, per ovvi motivi sanitari e tossicologici, le ceneri provenienti da combustione di:

  • materiali plastici (buste, bottiglie in PET o PVC, carta plastificata, legni rivestiti con materiali plastici, ecc...)
  • legnami trattati con solventi o vernici
  • tavolette chimiche per l'accensione della fiamma
  • tutti quei materiali diversi dalla legna vergine
L'uso della cenere è consentito in agricoltura biologica e regolato dal Regolamento CEE 2092/91, che stabilisce nell'Allegato II Parte A i "Prodotti per la concimazione e l'ammendamento".

Spero di esservi stato utile. Per qualsiasi precisazione sono sempre disponibile. 
A presto e buona coltivazione.

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