giovedì 2 maggio 2013

Seminare che passione

Cari lettori verdaioli, oggi vi vorrei parlare di semi e di come effettuare una buona semina che possa far nascere le nostre amate piantine. Certamente acquistare esemplari già cresciuti e pronti da travasare è molto più rapido e semplice, ma avere la soddisfazione di veder spuntare dei pargoli verdi non ha prezzo. La prima volta che mi è capitato mi sono sentito come un piccolo papà che vede nascere i suoi bambini. Inoltre, guardando anche al portafoglio, una bustina di semi costa molto meno delle piante già pronte, e se ne possono ottenere molte di più. Quindi vi consiglio vivamente di provare a piantare semi e semini di tutto ciò che volete, poiché i frutti che andrete poi a raccogliere saranno ancora più dolci e saporiti.


Per iniziare sono necessarie due parole sui semi. Il seme è l'organo attraverso il quale avviene la moltiplicazione di alcune specie di piante, dette spermatofite. Esso è il risultato dell'impollinazione, e quindi dell'accoppiamento, avvenuta tra gameti maschili e femminili della pianta ed è formato da tre strati:
  1. Embrione: è l'abbozzo della futura pianta che si svilupperà
  2. Endosperma: è il tessuto che andrà a nutrire l'embrione durante la prima fase di sviluppo
  3. Tegumento: è il guscio protettivo
Si sviluppa sulla pianta madre e si distacca quando ha raggiunto la maturità. Se le condizioni ambientali non sono favorevoli il seme entra in una fase di riposo, detto quiescenza, che gli permette di resistere a lungo in attesa di tempi migliori.
Proprio noi, nel momento della semina, dovremmo fornire le condizioni ottimali per farlo germogliare.


Le sementi si possono acquistare in bustine sigillate ermeticamente e deumidificate, o si possono raccogliere manualmente, e conservare in contenitori ermetici con aggiunta di carta assorbente. Se optiamo per la prima opzione, quando andremo ad acquistare le sementi in bustina, è indispensabile controllare e valutare:
  • L'integrità della confezione e la sua corretta conservazione (no sbiadita, piegata, ecc.)
  • La data di scadenza e di raccolta dei semi
  • La specie che desideriamo coltivare
  • La resa in base allo spazio che abbiamo a disposizione e alle indicazioni riportate sul retro della confezione (distanza tra le file e tra le piante, resa in vaso, ecc.)


Se optiamo per la seconda opzione, ci dovremo informare, o da chi sta coltivando quella pianta o su internet, su:
  • La specie e il nome della pianta che andremo a coltivare
  • La tecnica colturale richiesta per la crescita (esposizione, innaffiature, ecc.)
  • La profondità, la temperatura, il terreno, la stagione e la distanza minima da rispettare durante la semina
Una volta verificato tutto questo e con la scheda di coltivazione della futura pianta in mano, possiamo procedere alla preparazione del contenitore e del terreno che accoglierà il seme.
Per prima cosa decidiamo se utilizzare per la semina una piccola serra, un contenitore o direttamente in vaso, dove la piantina resterà anche dopo la germinazione.
Di germogliatori e contenitori per semi ne vendono di tutti i prezzi e di tutti i tipi, ma se vogliamo creare noi, risparmiando e riciclando, il letto per i nostri "pargoli" possiamo utilizzare una grande quantità di oggetti che sicuramente non mancano in casa: bicchierini da caffè, bottiglie, vaschette per il gelato, i plumcake, o i biscotti, come ad esempio i canestrelli; ma io consiglierei di utilizzare i contenitori delle uova (preferibilmente in cartone, poiché la plastica è meno traspirante e potrebbe dar luogo a ristagni idrici micidiali per la germinazione). Per la copertura si può utilizzare: pellicola, tessuto non tessuto, ecc.


Il terreno deve essere un terreno leggero, fertile e che permetta un buon drenaggio idrico. Nei garden center, vivai e negozi, vendono terreni di semina già pronti. Volendo però si può creare un buon substrato di crescita utilizzando terriccio universale di buona qualità a cui va aggiunto nutrimento (stallatico, letame, compost, ecc.). Io personalmente utilizzo letame maturo.  Bisogna però fare attenzione a non posizionare il seme troppo vicino alla sostanza nutriente per evitare di bruciarlo. Essa infatti, servirà per nutrire le future piantine e non per il seme in se, che ha già una riserva propria di sostanze. Perciò prima della semina va fatto uno strato di solo terriccio, su cui adageremo le sementi.


Il contenitore delle uova è già divisa in vari spazi, mentre per gli altri contenitori saremo noi a creare le divisioni, ad esempio con tessuto non tessuto, così da favorire la messa a dimora con tutto il panetto radicale che si verrà a formare. Se piantiamo in vaso o cassetta e utilizziamo le file, sarà obbligatorio per il normale sviluppo della pianta, rispettare le distanze tra fila e fila, e tra seme e seme.



Mentre se seminiamo a spaglio (spargendo i semi sul terreno) andremo a diradare e a dare un ordine dopo la germogliazione.


Per effettuare la semina in modo corretto, una volta preparato il substrato, andremo a formare delle piccole buche, con le dita, con bastoncini o con strumenti appositi, nelle quali andremo a posizionare 3-4 semi. La profondità dovrà variare in base alla pianta e al seme. Come riferimento si interra per il doppio della lunghezza del seme, quindi se il seme è lungo 0,5 cm andrà sotto di 1 cm. Poi si ricopre con un leggero strato di terra e si bagna abbondantemente, con getto leggero o con un nebulizzatore, per non spostare le sementi. Inoltre per ogni specie va rispettata la giusta fase lunare.
In questa tabella ho inserito i semi e i periodi di semina che ho sperimentato personalmente:

Manteniamo sempre umido il terreno, senza mai inzupparlo. Dopo 12-15 giorni (anche in base alla pianta), inizieranno a spuntare i primi germogli. Quando avranno raggiunto l'altezza di 1 cm, si procederà al diradamento. Questo consiste nel rimuovere i germogli meno vigorosi lasciando il più forte e robusto.


L'eventuale messa a dimora si potrà effettuare quando le piantine avranno raggiunto altezze di 10-15 cm., o quando le radici avranno completamente invaso lo spazio disponibile.

Fatemi avere notizie dei vostri successi o insuccessi. Vi auguro buona giornata e buona semina a tutti.






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