sabato 11 maggio 2013

Valerianella: buona, semplice e salutare.

Oggi vi vorrei consigliare la coltivazione di un'ottima insalatina dolce, la Valerianella. L'ho piantata quest'anno per la prima volta e già mi sta dando grandi soddisfazioni. Infatti è di facile impianto, necessita di poche cure, ed è pronta da gustare, sola o come aggiunta con altre insalate, in pochissimo tempo. Io ho optato per la specie d'Olanda a seme grosso, che è poco resistente al freddo, visto che ho iniziato a piantare da marzo; ma si possono scegliere altre varietà come la Cuore Pieno, a seme piccolo e resistente al freddo.


Ma passiamo subito alla scheda di coltivazione:

Com'è fatta: è una pianta erbacea annuale alta una decina di centimetri, con foglie spatolate, oblunghe, di colore verde brillante e radici a fittone. Il fusto è glabro ed eretto. I fiori di colore bianco-azzurro, sono raccolti in grandi grappoli, e si sviluppano su ramificazioni dicotomiche da aprile a giugno. Il frutto è rotondo e solcato, la grandezza varia da specie a specie.


Dove è diffusa: si trova su tutto il territorio nazionale allo stato selvatico come infestante, nei prati e nei luoghi erbosi dalla pianura alla collina. Oggi è fortemente coltivata per la tenerezza e la dolcezza delle foglie e per il consumo la si trova tutto l'anno, imbustata nei supermercati.

Dove Coltivare: per la coltivazione occorre un contenitore poco profondo, le radici non sono profonde, ma esteso. Va benissimo una cassetta appositamente preparata (spiego come realizzarla in un post presente su questo blog al link: http://verdebalcone.blogspot.it/2013/04/contenitori-alternativi-per-lorto-sul.html), o una ciotola.



Che terreno e come concimare: il terreno deve essere ben drenato e bisogna evitare i ristagni idrici. Un buon terriccio universale, miscelato con sabbia e letame maturo, assicura alla Valerianella tutto ciò di cui ha bisogno. Le concimazioni non sono necessarie se il terreno di partenza è ben preparato. Il ciclo della pianta è molto breve e conviene aggiungere sostanza nutriente ogni volta che si semina nuovamente.

Come posizionare: anche in fatto di posizione non ha particolari esigenze, si adatta bene sia alla mezz'ombra sia al pieno sole. Anche il davanzale di una finestra è perfetto per questa piantina.


Quando innaffiare: le innaffiature devono essere abbondanti nei periodi caldi e prima della germinazione, dopodiché bisogna mantenere il terreno umido facendo asciugare tra un innaffiatura e l'altra, per evitare i ristagni. La Valerianella è molto sensibile alla siccità.

Quando piantare e trapiantare: i semi vanno messi direttamente a dimora, da febbraio a maggio e da settembre a metà autunno. Si può coltivare a spaglio o organizzare in file. Se le condizioni climatiche lo permettono, si può anche coltivare tutto l'anno. La germinazione avviene dopo 1-2 settimane. Le piantine, se seminate a spaglio, vanno diradate quando presentano 2-3 foglioline e in questo momento, possono essere anche travasate. Per mantenere una produzione continua è bene piantare a più riprese e a tempi diversi, in cassette differenti.


Come curare: non presenta particolari problematiche. Le piantine vanno controllate nella prima fase, quando sono particolarmente tenere. Possono infatti subire attacchi da parte di afidi, da rimuovere manualmente, o, se eccediamo con le innaffiature, si può avere marciume del colletto e radicale.

Quando raccogliere: la Valerianella è pronta per essere consumata quando raggiunge i 10- 12 cm di altezza e presenta parecchie foglie. Va estirpata dolcemente e con tutta la radice. Va consumata poco tempo dopo la raccolta.


Curiosità: la Valerianella è conosciuta con molti altri nomi tra cui: songino, soncino, insalata valeriana, lattughino, molesino, dolcetta e gallinella. Contiene vitamine e sali minerali. Un tempo veniva utilizzata anche per fini curativi, contro lo scorbuto. Ha proprietà depurative, lassative e emollienti. Oggi è considerata una delle insalate più buone, fresche e gustose sul mercato.

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